Agnese Toniutti, pianista specializzata in repertorio contemporaneo e del Novecento, si diploma in pianoforte al Conservatorio di Udine, e poi con il massimo dei voti al Conservatorio “B.Marcello” di Venezia sotto la guida di Giorgio Lovato con una tesi incentrata sull’opera di Giacinto Scelsi, perfezionandosi in diversi seminari pianistici e cameristici tenuti tra gli altri da Francois-Joel Thiollier, Massimiliano Damerini, Lya De Barberiis e Pamela Mia Paul.
Si interessa in particolare al ruolo del suono nella composizione, e al legame complementare tra composizione e improvvisazione.
All’attività concertistica ama affiancare un lavoro di ricerca documentale, che affiora in frammenti sonori e verbali anche nei programmi dei suoi concerti. Tra i progetti di ricerca-performance, i “ritratti” monografici dedicati a compositori particolarmente approfonditi nel suo percorso (Giacinto Scelsi, Giancarlo Cardini e John Cage) e i programmi dedicati al movimento artistico internazionale Fluxus e alla creatività femminile dagli anni 50 del Novecento ad oggi.
Le uscite discografiche testimoniano i suoi interessi: Lento trascolorare, Da Vinci Classics 2020, disco monografico dedicato alle composizioni di Giancarlo Cardini, Subtle Matters, Neuma Records 2021, un’esplorazione delle possibilità timbriche del pianoforte attraverso le tecniche estese, con musiche per “timbre-piano” di Lucia Dlugoszewski, e composizioni di Tan Dun e Philip Corner, Sonatas and Interludes for prepared piano di John Cage, Neuma Records 2023, quest’ultimo disco – come il precedente – tra i dieci Best Bandcamp Contemporary Classical in uscita. Sempre del 2023 il suo contributo per il primo volume della collezione Fluxus&Neo Fluxus – Stolen Symphony, Sub Rosa, 2023, con brani tra gli altri di La Monte Young, Mieko Shiomi, Dick Higgins
L’indagine sul sottile legame che lega composizione scritta, interpretazione e composizione estemporanea, in particolare in relazione alle possibili ricadute nella prassi concertistica informa i suoi contributi teorici.
Nel marzo 2024 partecipa come relatrice alla serie di incontri dedicati alla compositrice Lucia Dlugoszewski organizzati presso il Berliner Festspiele dal festival MaerzMusik di Berlino.
Di recente pubblicazione (aprile 2023) su Contemporary Music Review Special Issue: Engaging Analysis and Performance un articolo scritto in collaborazione con Kate Doyle, PhD. Titolo: Problem as Possibility: A Dialogue about Performance and Analysis with Lucia Dlugoszewski’s Experimental Notation as Case Study. https://doi.org/10.1080/07494467.2023.2193090.
Nel novembre 2021 contribuisce con due articoli al volume Looking within – The Music of John Palmer dal titolo: John Palmer: composer, improviser, performer, e John Palmer’s “to the night (1)” and “to the night (2)”: from the piano to the score and back, dove articola un’indagine estetica del processo compositivo di Palmer, grazie anche all’analisi di due pezzi pianistici tratti dalla suite Musica Reservata del 1988 (Vision Edition, ISBN 978-0-9931761-7-3)
Altri recenti contributi di ricerca:
Ottobre 2021: Relatrice a “Dialogues: Analysis and Performance”, convegno di musicologia e interpretazione organizzato dalla University of Toronto. Intervento in collaborazione con la dott.ssa Kate Doyle (Rutgers University-Newark), 8 Ottobre 2021. Titolo: Problem as Possibility: Experimental Notation as Nexus of Concept and Praxis, Theorist and Performer. Il convegno (e l’intervento) era incentrato sui possibili proficui rapporti e reciproca interconnessione tra interpretazione e analisi.
Novembre 2020: intervento alla American Musicological Society Annual Conference – panel “At the Borders of Notation”, in collaborazione con la dott.ssa Kate Doyle. Titolo: The Suchness of Sound: Lucia Dlugoszewski’s Revolutions of Musical Form and Instrumentation. Questo intervento illustrava una visione dell’estetica compositiva di Lucia Dlugoszewski in base allo studio pianistico delle sue opere per “timbre-piano”.
La musica di Giacinto Scelsi è regolarmente presente nei suoi programmi da concerto. L’8 gennaio 2019 – data di nascita di Scelsi – ha suonato un programma a lui dedicato alla Fondazione Isabella Scelsi di Roma. Nel febbraio 2019 il tour negli Stati Uniti l’ha vista impegnata in lezioni concerto e recital di opere scelsiane. Il suo interesse nella musica del compositore la porta infatti ad unire l’aspetto interpretativo a quello di ricerca, con seminari-concerto tematici tenuti dal 2015 in Conservatori e Università in Italia, Germania e Stati Uniti. Sempre nel 2019 al festival cinematografico “Le voci dell’inchiesta” ha introdotto al pianoforte la proiezione del documentario The first motion of the immovable dedicato a Giacinto Scelsi, con la regia di Sebastiano D’Ayala Valva, vincitore dell’Amsterdam International Documentary Film Festival e al Torino Film Festival.
Collabora con la Rivista “…i suoni, le onde” della Fondazione Isabella Scelsi di Roma. Nel 2010 interpreta Around Scelsi, concerto-ricerca dedicato al compositore e alle composizioni dei suoi maestri e familiari (programma curato da Luciano Martinis, vicepresidente della Fondazione Scelsi). Nel 2013 partecipa come pianista e relatrice al “Seminario Popolare sul Pensiero dell’Estremo Oriente” (Termini Imerese, Palermo) con l’intervento Al confine tra Oriente e Occidente: Giacinto Scelsi e il suono. Nel 2014 si occupa dell’ideazione, coordinamento e realizzazione di “Scelsiana 2014” (Collesano, Palermo), masterclass di flauto, clarinetto e tromba dedicato al repertorio di Giacinto Scelsi trasmesso dai suoi interpreti storici.
Nel 2016 esegue in prima assoluta i Tre momenti di sessualità infantile di Giancarlo Cardini, avviando una stretta collaborazione con il compositore che ha portato all’esecuzione di due progetti monografici, alla dedica del pezzo Terza fantasia, ad Agnese Toniutti e ad un progetto discografico uscito a giugno 2020 per l’etichetta Da Vinci Classics con lusinghieri riscontri di critica, Giancarlo Cardini: Lento trascolorare – piano music.
John Cage è un altro compositore spesso presente nei suoi programmi da concerto. In repertorio diverse composizioni per pianoforte preparato e non, toy piano e performer, ma anche per musica da camera e ensemble. Del 2018 l’esecuzione di Water Walk e Sound of Venice per “solo television performer”, creati durante il soggiorno di Cage in Italia ed eseguiti nel 1959 alla trasmissione “Lascia o raddoppia”, in collaborazione con il progetto europeo Ecouter le Monde e Radio France (qui la documentazione video). Nel 2023 pubblica l’integrale delle Sonatas and Interludes for prepared piano, Neuma Records 2023 (tra i dieci Best Bandcamp Contemporary Classical del mese, qui le recensioni).
Altri progetti di ricerca/performance si rivolgono alle connessioni con i movimenti artistici degli anni ’70, in particolare con il movimento Fluxus. Nel 2018 ha eseguito in prima assoluta la partitura grafica Emmet Williams’s ear dell’artista Fluxus Dick Higgins, nella splendida cornice della collezione di land art all’aperto “Art Park Verzegnis”, iniziando poco dopo la collaborazione con Philip Corner, che le ha dedicato alcuni pezzi in prima esecuzione (qui un video). Alcuni di questi sono presenti all’interno di Subtle Matters (Neuma Records, 2021), altri in Fluxus&NeoFluxus – Stolen Symphony part I (Sub Rosa, 2023). Nell’ottobre 2023 ha festeggiato i 90 anni del compositore accompagnandolo in un concerto pianistico per il Festival Aperto di Reggio Emilia.
La ri-scoperta di repertori pianistici composti tra il 1950 ed oggi da compositrici italiane e internazionali, a partire da quelle che hanno collaborato con gli autori maggiormente approfonditi nel suo percorso, ha portato alla realizzazione di un programma-work in progress comprendente diverse prime italiane e assolute: 76 (women composers). All’interno del progetto ha trovato spazio la ricerca sul “timbre piano” della compositrice newyorkese Lucia Dlugoszewski, poi proseguita con interventi come relatrice, assieme alla musicologa Kate Doyle, a convegni musicologici internazionali (American Musicological Society, 2020, Dialogues: analysis and performance, Toronto 2021), e con la pubblicazione delle musiche per “timbre-piano” dell’autrice all’interno del cd Subtle Matters, (Neuma Records, 2021) e di un articolo a “quattro mani” su Contemporary Music Review (aprile 2023). Ha eseguito le musiche di Dlugoszewski a Berlino, collaborando al progetto biennale dedicato alla compositrice dal festival MaerzMusik nel 2023 e nel 2024. Nell’ottobre 2023 ha potuto svolgere un periodo di ricerca presso l’archivio Hawkins/Dlugoszewski conservato alla Library of Congress di Washington DC. Lo studio dei documenti ha portato alla trascrizione e esecuzione di Cantilever, musica di Dlugoszewski e coreografia di Hawkins, in collaborazione con la Hawkins Dance Company di New York (Berlino, 2024).
Nelle collaborazioni artistiche cerca il dialogo tra repertorio contemporaneo e altre discipline espressive (recitazione, danza, fotografia, arti visive e videoarte). Ha recentemente composto le musiche per l’installazione multimediale The moon is full but it is not the moon, con gli artisti De Marco, Pernar e Mircev e il programmatore informatico Da Cunto, sul tema del sogno e dello sviluppo del linguaggio nell’intelligenza artificiale (Lussemburgo, giugno-agosto 2022, prodotto da Rotondes, Luxembourg, con il supporto del Luxembourgish Ministry of Culture e della Città di Luxembourg).
Ludic Inventions è invece un progetto per pianoforte, elettronica e interazione video dal vivo con i compositori e video-artisti C.Riley, K.Dirse, S.Covarrubias (première al festival Sound Scotland, ottobre 2023). La partitura di Colin Riley, una serie di miniature pianistiche ironiche e poetiche, si espande attraverso l’improvvisazione allo strumento e l’interazione instantanea con immagine ed elettronica.
Tra gli altri progetti: Dialoghi cromatici nel Novecento musicale con il jazzista Armando Battiston, Qui e Oltre – progetto di lettura e interpretazione artistica del luogo – con l’artista Federico Rizzi e i fotografi Alberto Moretti e Giulia Iacolutti, A stain on silence con l’attore e musicista Renato Rinaldi, Le boeuf sur le toit con la videoartista Silvia Tullio Altan e la pittrice Irene Dominguez, I’ve nothing to say, Omaggio a John Cage, con la Compagnia di danza contemporanea Arearea di Udine, Piano Twelve, in ensemble con altri undici pianisti. Ha collaborato con diversi musicisti tra cui Carin Levine flauto, Joelle Leandre contrabbasso, Frances-Marie Uitti violoncello, Alessandra Giura Longo flauto, Christian Pruvost tromba, Deborah Walker violoncello, Marco Fusi violino, Paolo Zavagna live electronics, Vladimir Mendellsohn viola, Andrea Rucli pianoforte, Andrea Martinella oboe, Armando Battiston pianoforte, Philip Corner, pianoforte.
Ha fatto parte di ensemble diretti da Joëlle Léandre (Hommage à John, progetto dedicato a Cage, prima italiana, 2009) e Pauline Oliveros (Environmental Dialogue, 2015, poi trasmesso su Wave Farm Radio, NY).
Nelle sue collaborazioni in qualità di direttore artistico cerca di creare situazioni di ascolto inusuali per offrire all’ascoltatore nuove esperienze di fruizione musicale. Viene regolarmente coinvolta in progetti di divulgazione musicale, in particolare legati alla musica contemporanea, che coinvolgono adulti e ragazzi. Si è occupata anche di educazione musicale a partire dalla prima infanzia fino ad arrivare alla formazione dei futuri insegnanti, e di direzione di ensembles corali e strumentali.
E’ attualmente docente in Conservatorio.
In aggiunta, del suo repertorio fanno parte brani di autori storici come Luigi Dalla Piccola, Morton Feldman e Luciano Berio, e compositori contemporanei viventi come Azio Corghi, Salvatore Sciarrino, Carlo Boccadoro, George Crumb, Marco Stroppa, John Palmer, Silvia Colasanti, Mieko Shiomi, tra i quali prime assolute di Filippo Perocco, Caterina Venturelli, Da Jeong Choi. Diverse le opere in prima esecuzione a lei dedicate.
Si è esibita come solista e camerista in Italia, Austria, Francia, Svizzera, Germania, Ungheria e Stati Uniti, in diverse sale tra cui la Sala Wiener del Mozarteum di Salisburgo, Palazzo Cavagnis e Palazzo Pisani a Venezia, il Teatro Strehler di Milano, il Teatro Duse di Bologna, il Palazzo dei Congressi di Lugano, la Kammermusiksaal dell’Università della Musica di Stoccarda, la Recital Hall della University of North Texas, Denton, per la serie di concerti di musica contemporanea “Music Now Events” (Denton, Texas), “Komponisten Colloquium” (Oldenburg, Germania), per la Shropshire Foundation, per “Angelica – Centro di Ricerca Musicale” (Bologna) e all’interno del Festival internazionale “ALL FRONTIERS – Indagini sulle musiche d’arte contemporanee” (Go), “Ossessioni” (Faenza), “Bari Piano Festival” (Bari), “Italien Musiziert” (Stoccarda, Germania), “G.A.M.O. International Festival” (Firenze), “Sixty Years in Flux”(Genova), “Festival Aperto” (Reggio Emilia), MaerzMusik Festival – Berlinerfestspiele (Berlino).
Aggiornato Maggio 2024.